sabato 1 luglio 2017

1. I Preparativi


La Namibia ha sempre avuto un posto di primo piano nella mia personalissima lista di luoghi da visitare. L'idea di andarci proprio quest'anno si è fatta strada prepotentemente osservando il programma di un noto tour operator che propone una traversata coast to coast dell'Africa Meridionale.
Già alla fine dell'inverno mi procuro le più recenti guide turistiche di Namibia, Zambia e Botswana con l'intento di studiare un itinerario ad anello in questi tre paesi. Mi rendo però subito conto che i giorni richiesti per un viaggio simile sono molti, troppi per i miei compagni di viaggio che devono ancora fare i conti con gli impegni lavorativi. Alla fine, con l'inseparabile Michele, decidiamo per un periodo di tre settimane da passare interamente in Namibia, con l'obiettivo di vedere tutto e bene ciò che questo misterioso Paese ha da offrire ai suoi visitatori.

Il passo successivo è stato quello di coinvolgere un'altro grande compagno di avventure, l'amico Paolo che con entusiasmo ci da la sua disponibilità. Bene, il gruppo dei "tre caballeri" è ricostitituito.

Definiamo la data di partenza ai primi di Giugno, dove in Namibia la stagione delle piogge è già terminata da almeno un mese e così non rischiamo di impantanarci dentro impossibili piste fangose ed anche la temperatura dovrebbe essere abbastanza gradevole.

Non essendoci voli diretti tra L'italia e la Namibia, scegliamo di volare con la Ethiopian Airlines facendo scalo ad Addis Abeba. Il prezzo del biglietto risulta essere tra i più economici, si viaggia di notte e il tempo totale non è eccessivo.

Contemporaneamente formalizziamo il noleggio delle moto, che per praticità scegliamo tutte uguali: 3 Bmw F700 gs equipaggiate con borse, top case e pneumatici da enduro Mitas E07.

Le settimane precedenti la partenza sono state per me molto tormentate a causa del perdurare di un malessere che ha messo in dubbio la mia partecipazione fino all'ultimo giorno.
Con una buona scorta di medicinali, decido comunque di rischiare (...e ti pareva...) e alle 21:30 sono sul volo per Roma dove mi incontrerò con gli altri per proseguire insieme fino a Windhoek, capitale della Namibia.
Arriviamo verso le due del pomeriggio quando in Italia sono le 15, il tempo è splendido anche se l'aria è piuttosto freschina, dopotutto siamo a 1.650 msl.

Percorriamo i 50 km che ci separano dalla città, letteralmente inscatolati tra i bagagli, a bordo di un taxi che per il controvalore di 30 euro ci scarica al ns Lodge già prenotato dall'Italia.
Dopo aver preso possesso delle camere e lasciate le valigie, ci rechiamo a ritirare le moto che troviamo schierate fuori dall'officina ad aspettarci. Sono seminuove, tutte e tre rosse e completamente accessoriate con paramani, paramotore, manopole riscaldate, esa e mappatura motore ... non potevamo chiedere di meglio.
Sbrigliamo rapidamente le formalità, anche perchè da queste parti tutte le attività commerciali chiudono inderogabilmente alle 17, e poi rientriamo al lodge mentre già si sta facendo buio e la temperatura è scesa intorno ai 12 gradi.
Sarà per l'eccitazione e l'euforia del momento o per l'adrenalina che mi scorre nelle vene come un fiume in piena ma ho la sensazione di essere completamente guarito ed in perfetta forma.

Rientrando al lodge abbiamo la possibilità di testare le moto e di fare il primo approccio con la guida a sinistra. Per me non è certo un problema avendo maturato già molta esperienza in proposito.

Durante la succulenta cena a base di zuppa di lenticchie e pesce ai ferri, emerge qualche preoccupazione per via del freddo che non avevamo ben calcolato. Io per esempio ho portato solo roba estiva, niente membrane o imbottiture. Ci preoccupa anche il fatto che alle 17:30 è già buio pesto. Va bé vedremo di arrangiarci, come al solito, magari anticipando la partenza al mattino.